Giacomo Carrara
From The Art and Popular Culture Encyclopedia
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Giacomo Carrara nacque in un’agiata famiglia di conti, titolo nobiliare che lo contraddistinse nel corso della propria vita.
Fu iniziato agli studi presso un collegio della zona gestito da religiosi, dove poté cominciare a dedicarsi allo studio dell’arte. Approfondì le proprie conoscenze e, grazie al notevole patrimonio di famiglia che ereditò dal padre, cominciò ad acquistare quadri, sculture ed altre rappresentazioni artistiche, tanto da diventare un rinomato collezionista nella bergamasca.
Riuscì ad accumulare un tale patrimonio artistico che ben presto si trovò nella condizione di non trovare più spazio all’interno delle sue case dislocate nella città di Bergamo. Decise allora di costruire un edificio neoclassico ai piedi di città alta dove creare una pinacoteca ed una scuola d’arte, al fine di poter insegnare l’arte ai giovani della zona.
Alla sua morte, avvenuta il 20 aprile 1796, anche a causa del fatto che non aveva eredi (il suo unico figlio morì in tenera età), il suo ingente patrimonio artistico ed economico venne affidato ad una fondazione affinché ne garantisse il futuro. Questa fondazione, che avrebbe dato luogo all'attuale Accademia Carrara e di cui facevano parte, tra gli altri, la vedova di Giacomo, Marianna Passi, e Don Girolamo Adelasio, continuò, tra acquisizioni e lasciti, a gestire sia il grande patrimonio artistico che la scuola d’arte, dalla quale uscirono numerose personalità che diedero lustro sia alla scuola stessa che alla città di Bergamo.
Soltanto nel XX secolo l’Accademia, che porta il suo nome, passò sotto il controllo del comune di Bergamo.
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