Mondo candido  

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RIP Gualtiero Jacopetti, 91, Italian documentary film director.

Photo: Africa Addio (1966) Template:Bio

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Biografia

Dapprima giornalista, negli anni Cinquanta interpretò il ruolo di un avvocato in Un giorno in pretura di Steno. Negli stessi anni si fece notare come sceneggiatore di Europa di notte (1959) di Alessandro Blasetti, considerato l'antesignano dei film Mondo (anche se maggiormente sul versante sexy), e nel 1960-61 realizzò assieme a Franco Prosperi e Paolo Cavara il documentario Mondo cane, rassegna internazionale di usanze bizzarre, esotiche e crudeli, un vero e proprio pugno nello stomaco per lo spettatore dell'epoca, poco abituato a certi argomenti tabù.

Nonostante le aspre critiche per la durezza delle immagini e il cinismo del commento, il film ottenne un successo enorme in tutto il mondo ed una nomination all'Oscar per la migliore colonna sonora, la celeberrima More, il tema principale dell'ispirata soundtrack del film, realizzata da Riz Ortolani e Nino Oliviero. A Mondo Cane seguì Mondo cane 2 (1963), sequel meno violento e più ironico del precedente ma altrettanto apprezzato dal pubblico, in cui molti contributi provenivano anche da Abruzzo, Calabria e Lazio (suggestive le immagini che riportano la processione e i particolari usi della confraternita dei Sacconi rossi, nella cripta della Chiesa di San Bartolomeo all'Isola, sull'isola Tiberina).

Jacopetti lavorò sempre in coppia con l'amico Franco Prosperi e con una troupe dove figurava come organizzatore lo scrittore Stanislao Nievo, pronipote di Ippolito Nievo. Per la verità Jacopetti ha sempre rinnegato il secondo capitolo di Mondo Cane poiché ritenuto una mera operazione commerciale. Molti dei contributi che si vedono nel film sono infatti scarti di montaggio del primo capitolo. Dopo La donna nel mondo, analisi meno feroce, ma parecchio irriverente della condizione della donna in vari paesi (1963) Jacopetti realizzò insieme a Prosperi Africa addio (1965-66), scioccante resoconto sui tragici effetti della decolonizzazione in Africa, con drammatiche immagini sul selvaggio sfruttamento della fauna africana e sull'inadeguatezza delle popolazioni indigene ad autogovernarsi.

Anche questo film venne duramente stigmatizzato dalla critica, che accusò il film di razzismo e gli autori di comportamenti sconsiderati (il settimanale L'Espresso sostenne che i registi avrebbero fatto ritardare un'esecuzione capitale per permetterne la ripresa, anche se anni dopo questo fatto è stato categoricamente smentito). Nel 1971 i due registi realizzarono Addio zio Tom, beffarda indagine sulla schiavitù negli Stati Uniti dell'Ottocento. Il film si discosta dai precedenti reportages perché palesa sin dalla prima inquadratura che si tratta di una ricostruzione filmata: due giornalisti scendono da un elicottero proveniente dal futuro per un reportage "in soggettiva" sul commercio degli schiavi. Anche lo stile si fa ancora più beffardo e bizzarro, allontanandosi dall'approccio asciutto dei precedenti mondo-movies della coppia.

Nel 1975 Jacopetti diresse Mondo candido, trasposizione in chiave moderna del Candido di Voltaire. Questo lavoro, che univa visionarietà e ironia, non venne compreso né dalla critica né dal pubblico ed ebbe grossi problemi produttivi, rimanendo il "canto del cigno" di questo scomodo, ma abilissimo narratore italiano. Sguardo profondo e attento del contraddittorio rapporto tra tradizione e globalizzazione sfrenata, nel corso della sua carriera Jacopetti è stato accusato a più riprese di razzismo e di un fanatismo di stampo fascista. Alle dure accuse il regista ha sempre ribadito di essere un liberale, concepito come lo intendeva il suo maestro di giornalismo Indro Montanelli.

Jacopetti lavorò inoltre con la televisione giapponese nella realizzazione di alcuni documentari. Viveva a Roma e la sua vena di viaggiatore lo portava ancora a intraprendere spedizioni e viaggi. Il 28 gennaio 2011, Bussi ha intervistato Jacopetti nel corso del programma Punto e a capo su Class News Msnbc <ref>Gualtiero Jacopetti intervistato da Manuela Donghi e Marcello Bussi, autore di Mondo Cane</ref>. Sempre a Bussi, Jacopetti ha concesso la sua ultima intervista il 1° aprile 2011 nella sua casa di Roma.<ref>Template:Cita video</ref>

Influenze nella cultura popolare

  • Gli U2 nel corso del loro tour mondiale Zoo Tv del 1992-1993 hanno proiettato sui megaschermi spezzoni tratti dai film di Jacopetti. Esemplare il clip della versione live di Numb. E nel 2010 il cantante americano Mike Patton ha pubblicato un album di cover italiane anni 60 intitolato Mondo Cane
  • Nel dicembre 2010 è uscito Mondo Cane Addio. Un delirio su Gualtiero Jacopetti di Marcello Bussi, un testo in cui si intersecano una parte fiction, ove si dimostra l'impossibilità di girare Mondo Cane al giorno d'oggi, e una parte in cui si illustrano vita, pensieri e opere di Gualtiero Jacopetti. Il libro è stato autopubblicato su lulu.com.

Filmografia

Regia

Sceneggiatura e/o soggetto

Bibliografia

  • Marcello Bussi Mondo Cane Addio - Un delirio su Gualtiero Jacopetti (autopubblicato)

Note

<references />

Voci correlate





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